Ieri pomeriggio, 28 novembre, si è tenuto a Chieti Scalo un seminario informativo dal titolo “Detenuti al lavoro, un'opportunità per le imprese”. L'incontro, organizzato dalla Camera di Commercio di Chieti e dall'Agenzia di Sviluppo, in collaborazione con il Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria per l'Abruzzo e il Molise, è destinato alle imprese e incentrato sulle opportunità economiche e fiscali offerte dalle normative vigenti in tema di collocamento dei detenuti e sulle iniziative che favoriscono l'effettivo inserimento lavorativo.
Ma ci rendiamo conto?
Nel 2010 i valori medi nazionali registrano un tasso di disoccupazione totale pari all’8,4%, una disoccupazione giovanile del 27,8% e una femminile del 9,7%. In provincia di Chieti, invece, il tasso di disoccupazione generale si è attestato al 10,1%, quello giovanile al 30,2% mentre la disoccupazione delle donne è stata pari al 14,8%.
Il 77,7% dei giovani teatini neanche lo cercano più il lavoro.
Daniele Giangiulli, direttore provinciale Confartigianato Chieti, leggendo questi dati aveva affermato “Bisogna riportare le micro e piccole imprese, che rappresentato più del 95% delle aziende censite in Provincia, al centro di un progetto di sviluppo nuovo in grado di valorizzare, soprattutto, i giovani e le donne».
Ed invece, dopo un anno durante il quale la crisi del lavoro si è addirittura acutizzata, mi vedo proporre “opportunità economiche e fiscali” per inserire i detenuti.
Mentre gli onesti cittadini vivono una angosciosa vigilia di Natale con la minaccia di nuove tasse e senza certezze per il domani, ci si preoccupa di favorire l’inserimento dei detenuti.
Vogliamo utilizzare i detenuti?
Ottima idea, visto che dopo che ci hanno danneggiato dobbiamo anche mantenerli, facciamoci risarcire, impieghiamoli in lavori socialmente utili, portiamoli a bonificare il parco fluviale del fiume Pescara, facciamo ripulire la citta dalle discariche abusive messe lì da altri delinquenti, hai voglia se ce ne sono di cose da fare!!! Facciamo in modo che la sera possano andare a letto stanchi ma soddisfatti di essersi guadagnati il vitto e l’alloggio che NOI gentilmente gli offriamo. Sono detenuti che devono scontare una pena perché hanno arrecato danni alla collettività non sono mica villeggianti. Facciamogli capire quant’è dura la vita, quanti sacrifici dobbiamo fare noi, le persone oneste, quelle non privilegiate, per arrivare a fine mese.
La Monaca Vincenzo
Coordinatore cittadino –La Destra Chieti