Votaremo SI Per difendere l'acqua pubblica e per impedire centrali atomiche in Italia. Non ritireremo la scheda sul legittimo impedimento.
I Referendum sono una cosa seria, sopratutto quando trattano temi importanti come l'acqua e il nucleare. Fondammo il progettoH2o nel 2006, quando la sinistra non aveva mai trovato il tempo di parlare del problema delle privatizzazioni, anche perchè negli anni precedenti, erano stati proprio loro ad avviarle ed ad incentivarle.
I comitati dell'acqua a quel tempo non esistevano, e non vi erano ne Bersaniani ne Antonini Di Pietro a parlare delle vergogne delle lobby e delle multinazionali che volevano impossessarsi degli acquedotti italiani. A Roma, in Puglia e in tantissime altre città, i primi a privatizzare furono proprio i Sindaci e i Presidenti di regione dei partiti che oggi, senza alcuna vergogna, dicono di volere mantenere pubblica la gestione dell'acqua.
Ora fanno i puritani, i populisti, i vergini. Hanno fatto presto a dimenticarsi che cosa hanno fatto e come lo hanno fatto. Caltagirone e De Benedetti non sono conosciuti come uomini di destra, anzi. Eppure sono proprio loro i grandi "privatizzatori" che hanno fatto di tutto per impossessarsi delle nostre reti idriche.
E poi il nucleare..... Il caro compagno Bersani si è dimenticato anche di quello. Ora è ambientalista e per le rinnovabili, nel 2007, quando era responsabile dello sviluppo economico disse «Il programma atomico in Italia è solo sospeso, non chiuso».
Proferì queste parole quando incontrò il Ministro dell'energia degli Usa venuto in Italia per assicurarsi la vendita di reattori e di uranio per le prossime centrali nucleari che frullavano nel cervello del compagno Ministro. (http://espresso.repubblica.it/dettaglio/e-bersani-disse-futuro-nucleare/2147347)
Ora dice No al Nucelare, molto probabilmente perchè questa partita, della costruzione degli impianti, la vorrebbe giocare lui, appena che riuscirà a fare fuori Berlusconi, o politicamente o "sperando che muoia", prima o poi.
Infatti il quesito sul nucleare non è propositivo, ma abrogativo. Non dice che in Italia è vietata la costruzione di centrali atomiche, dice solo che bisogna cancellare l'emendamento che ripianificava la mappa delle centrali da costruire nel Bel Paese. Insomma, "se eliminiamo il decreto, quando ci saremo noi al governo, siamo sempre pronti a rimetterlo in funzione, magari senza che nessuno se ne accorga" così come fecero nel dopoguerra la Democrazia cristiana e il partito comunista.
Vi devo dire la verità. A me il nucleare non mi dispiacerebbe affatto, il problema che costruire ora nuove centrali sarebbe antistorico e antieconomico. Ormai è troppo tardi, abbiamo investito in altre energie, e dobbiamo continuare con quelle, potenziando le fonti rinnovabili, che non sono solo il sole o il vento, (che piacciono tanto alle lobby ambientaliste finanziate dai produttori dei costosi impianti) ma anche il geotermico, il moto del mare, di cui l'Italia è circondata, le biomasse, l'idrogeno, il sistema magnetico di Tesla.
Insomma, abbiamo tante alternative, perchè investire su quella più costosa e più pericolosa? Mi direte che almeno potremmo essere liberi dal petrolio e dai paesi arabi....forse, ma allora ditemi dove avete mai visto una miniera di uranio in Italia?
Noi le idee le abbiamo chiare, e non le cambiamo in base se siamo Ministri o siamo all'opposizione. il 12 Giugno, appena aperto il seggio noi saremo a votare, prenderemo 3 schede, e metteremo tre Si. Tre si per dire no al nucleare in Italia e per impedire che anche l'acqua finisca nella mani degli speculatori.
Lasceremo al presidente di seggio la scheda sul legittimo impedimento, senza ritirarla e senza approvi nessun segno. Lo abbiamo deciso nel nostro ultimo esecutivo, all'unanimità. In molti potranno chiedere il perchè di questa scelta, niente di più semplice. Tutti gli italiani davanti alla legge devono essere uguali, senza nessuna distinzione. Gli Italiani hanno anche però il diritto di scegliere il proprio Presidente del Consiglio e di vederlo al lavoro per tutti i 5 anni del suo mandato. Non è un paese democratico quello che porta il primo Ministro davanti ad un giudice cercando di sovvertire il governo del paese. Ricordate quando il nostro segretario Storace venne indagato per il LazioGate? Si dimise da Ministro, perchè noi uomini di destra siamo fatti così. Lo hanno condannato senza alcuna motivazione in primo grado, per poi assolverlo in formula piana in appello.
Ora Storace ha dimostrato di essere innocente e di non temere nulla e nessuno.... i Pm e i Giudici che lo hanno indagato, costringendolo a dimettersi per coerenza morale, non gli hanno neppure chiesto scusa, e noi, suoi elettori siamo stati privati del nostro rappresentante al governo.
E' questo che vogliamo evitare, non la giustizia uguale per tutti, ma la legge a comando, a comando di qualcuno contro qualche d'un altro.
i Referendum sono una cosa seria, la coerenza pure.
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