Le premetto che sono un escursionista abbastanza esperto della nostra montagna e proprio perché la frequento posso constatare ogni giorno l’abbandono in cui versa la nostra montagna e la totale mancanza di informazioni che (non) diamo a chi volesse visitarla e sono tante le persone che la frequentano ma forse gli organi preposti non se ne sono accorti.
Domenica scorsa ho fatto un’escursione, insieme ad amici, alle Murelle.
Lungo la strada forse abbiamo incontrato più di trecento persone (e non esagero) che andava verso Monte Amaro verso il Rifugio Fusco o verso la nostra meta.
Le racconto brevemente il tragitto che abbiamo fatto: siamo partiti dal rifugio Pomilio ristrutturato qualche anno fa con i soldi dei cittadini (sembra con settecentomila euro anche se io non ci posso credere che sia stata spesa una cifra del genere) dove siamo costretti a lasciare l'auto in quanto l'accesso più in alto ci viene precluso perchè … me la dia lei una ragione plausibile.
Come dicevo siamo partiti a piedi dal rifugio che è stato chiuso il giorno dopo la ristrutturazione e che doveva riaprire a maggio ma non ha ancora riaperto i battenti, e ci siamo incamminati verso il sentiero che ci portava alla nostra meta. Quaranta minuti per arrivare alla madonnina del Blockhaus
e nel frattempo solo strada semi rotta con guardrail in legno quasi tutti andati.
Ci incamminiamo e la prima tappa alla fontanina (un'ora e mezza di cammino). Qua un lieto incontro il mio vecchio amico Mario fattore pluricampione mondiale di ultra maratona quasi sconosciuto da tutti perchè anche se abruzzese non è un giocatore di calcio.
Da li in poi il nulla.
Arriviamo sul Focalone e sa cosa abbiamo incontrato? NULLA solo posti incantevoli e tanta tanta gente. Continuiamo e decidiamo di rifocillarci prima di affrontare la cima. E stavolta qualcosa incontriamo: un mucchio, si si proprio un mucchio di tabelle di divieto di caccia ammucchiate da qualcuno che sicuramente sarà stato pagato da qualcuno (cioè dai cittadini) per andare a perimetrare
la zona da interdire alla caccia. Ma non è mica lì che c'è confine?
Se non ci crede posso accompagnarla di persona o mostrarle le tante foto che ho scattato.
L'Abruzzo non offre niente agli escursionisti che visitano i nostri posti.
Una delle più belle regioni d'Italia.
A detta di Reinhold Messneer (che non è uno sprovveduto) una delle montagne più belle del mondo. Credo che sia stato lui a soprannominarlo il Piccolo Tibet.
ASSESSORE HA IDEA DI COSA AVREBBE TROVATO UN ESCURSIONISTA SE IL MONTE AMARO SI TROVASSE IN TRENTINO?
Abbiamo un'altra cosa unica al mondo: La Grotta Nera. Unica perchè ci sono le stalattiti che non sono dure ma molli e per questo è un posto particolarmente protetto nel Feudo D'Ugni.
Siccome non l'ho ancora visitata decido di andarci domenica.
So che ci vuole un permesso e bisogna essere accompagnati per visitarla.
Da chi ? Boh forse dalla Forestale o forse dal Parco della Majella.
Comincio le mie telefonate.
Sono tre giorni che provo a telefonare alla forestale di Palombaro ma dall'altra parte non c'è mai nessuno.
Decido stamattina di chiamare l'Ente parco ma qua con mia grande meraviglia non sanno neppure dove si trova la grotta nera.
Ma che ci sta a fare un ente che costa milioni di euro se poi non sa dare le informazioni a chi lo vuole visitare? Quanto costa ai cittadini questo Ente?
Una signorina molto gentile dall'altra parte del cavo mi dà un numero di telefono di Maya Ambiente un ente che gestisce una parte del territorio gestito dal Parco che è un ente.
La signorina anch'essa molto gentile mi dice che la grotta nera non è di loro competenza e mi da il numero di telefono del Centro visita di Palena. Dopo aver provato inutilmente a chiamare per
circa un'ora quest'ennesimo ente nell'interno dell'Ente Parco ho desistito.
A questo punto le chiedo: è in grado lei che è l'assessore addetto ai parchi di indicarmi a chi mi devo rivolgere per visitare la grotta nera?
Spero di avere una risposta e la ringrazio anticipatamente.
Edoardo De Felice
capogruppo di maggioranza del comune di Ari e componente del direttivo provinciale e regionale de La Destra.
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