‎La DESTRA

"La DESTRA è slancio vitale, volontà di potenza, spiritualismo laico, estetica della politica, saldezza morale, lealtà, onore, fedeltà alla parola data, coerenza con propri ideali, amore verso il popolo, capacità di sacrificio." A. Romualdi

LIB(I)A-NO

Siccome ogni volta che si prova a ragionare sui “massimi sistemi” oppure su fatti di politica internazionale si viene tacciati di fare della dietrologia o del complottismo, questa volta la fantapolitica la dichiariamo volutamente. Chissà, forse, seguendo ed applicando il famoso “metodo deduttivo” del celebre Sherlock Holmes, ci azzecchiamo anche!
Tutto accade, naturalmente -così ci ingraziamo anche le sinistre e i sinistrati (i finiani)- per colpa di Berlusconi. Infatti è proprio lui, con la sua smania di cercare forniture alternative di approvvigionamenti energetici, rispetto a quelle sotto il controllo anglo-americano, che si rischia di dare il cattivo esempio agli altri Paesi europei. Che nessuno pensi di utilizzare le North e le South Stream Pipelines, i grandi gasdotti che faranno pervenire il petrolio russo direttamente all’Europa,  facendo accordi commerciali (troppo) convenienti con quei cattivoni dei russi o dei libici, quando ci sono già le “sette sorelle”, le detentrici della suprema benedizione dell’alta finanza mondiale, e che sono li apposta per rifornire tutti, nessuno escluso, dell’oro nero politically correct, che viaggia in quel gasdotto dal nome così simpatico “Nabucco”.
Anche se in questo giallo l’assassino è già noto (è sempre il Cavaliere, e presto qualche procura del nord Italia lo confermerà), veniamo ai tre indizi che, secondo l’infallibile detective, sommati insieme fanno una prova: lo scoppio “casuale” di rivolte popolari -dopo circa 30/40 anni di governi legittimi ed ininterrotti, con i quali MAI nessuno prima aveva pensato di non poter fare lucrosi affari- dapprima in Tunisia, poi in Egitto ed infine in Libia.
Orbene, siccome a pensare male si fa peccato ma spesso ci si prende, come diceva un certo “Belzebù”, se a qualcuno venisse mai in mente di accaparrarsi i “tesori” della Libia, il petrolio ed il gas, che fonti recentissime danno per quasi inesauribili, la cosa migliore da fare sarebbe quella di spodestare il beduino che comanda lì da ormai troppo tempo, e di “salvare” il popolo portandogli la democrazia. Bene, bene, bisognerebbe allora prima prendere il controllo totale dei confini di quel Paese, al fine di isolarlo e di chiuderlo in una morsa, e considerando che al sud c’è il deserto,  quindi occupare l’Egitto da una parte e la Tunisia dall’altra. Che problema c’è? Casualmente anche in quei Paesi non c’è democrazia, le genti non aspettano altro che rivoltarsi e conquistare il potere! Le genti… facciamo che il potere è meglio se viene gestito dalle forze armate di quei Paesi, visto che sono da sempre sotto il totale controllo dei legittimi gendarmi del mondo. Allora detto e fatto! …
Ma, al tempo, cosa potrebbe pensare l’opinione pubblica mondiale di casualità così concatenate fra loro, e del fatto che vi siano immense ricchezze in ballo? Mica farebbero come Holmes: tre indizi uguale una prova? Egitto, Tunisia e petrolio sarebbero quindi gli  indizi che fanno sospettare che le ricchezze del sottosuolo libico siano l’unico ed il vero obiettivo finale! No, impossibile, dite che la gente penserebbe qualcosa del genere? Comunque fosse, sapete che si fa? Scateniamo i mass media del pianeta a dire che i popoli del Magreb si sono svegliati e che hanno deciso di fare la rivoluzione, poi, mandiamo qualche bel filmato di repertorio, ma anche qualche migliaio di arruolatori ed istruttori di guerriglia, infiltrati tra i manifestanti spontanei… et voilà, il gioco è fatto!
La colpa è di Berlusconi, l’oro nero è il nostro e, soprattutto, la democrazia trionferà!
Quante sciocchezze eh? Quanta fantasia stupida! Già, infatti l’abbiamo scritto all’inizio che si tratta solamente di fantapolitica, qualche facezia, giusto per ingannare il tempo… Ingannare?! Questo verbo ci fa venire in mente qualcosa che si diceva una volta: la maggior astuzia del Demonio è quella di farci credere che non esiste….
Esistono i 50.000 feriti? Ma se in tutta la fascia dell’Africa Mediterranea non ci sono ospedali sufficienti nemmeno ad accoglierne e curarne 1/10 … e i 10.000 morti?
Anche dalle foto del seppellimento dei cadaveri si nota la mano di un ufficio propaganda che specula sulla ignoranza delle regole Coraniche da parte di noi europei: è prescritto infatti che i defunti vengano seppelliti subito, col volto a oriente, in tombe singole a fior di terreno.
Le tombe (propagandate comuni(?) ma che comuni non erano proprio) che abbiamo visto in foto, rispondono in pieno ai requisiti religiosi. E’ probabile che le esequie siano state fatte sulla spiaggia (ma in quello che è un cimitero) perché l’esercito, fedele a Gheddafi, non avrà voluto correre il rischio di uscire da quello che ormai é il campo trincerato di Tripoli, fuori dal quale sanno ormai di essere attesi da professionisti della guerra.
Infatti, siamo in grado di confermare, a seguito di informazioni raccolte in ambienti competenti e bene informati che un certo numero di commandos inglesi ( tre per la precisione. Uno entrato il 3 febbraio e gli altri due successivamente per inquadrare i contractors tunisini e di altre nazionalità vicine) e i giovani appartenenti alle tribù cirenaiche.
Oltre al disegno di “cacciare” o comunque di limitare la nostra ENI a favore degli interessi della compagnia inglese BP, l’uso degli inglesi è stato probabilmente suggerito dalla necessità di non compromettere definitivamente i rapporti tra USA e mondo arabo e anche dalla maggiore esperienza inglese in materia.
L’uso dei tunisini è indirettamente provato anche dalla riduzione degli afflussi di rifugiati verso Lampedusa.
A proposito ... In previsione di un attacco aereo di sorpresa, per cui gli israeliani sono ormai famosi, l'Iran ha inviato in Mediterraneo la nave appoggio KHARG con relativa scorta (la fregata ALVAND, entrambe le navi sono di fabbricazione britannica). Le attrezzature elettroniche di bordo dovrebbero impedire ogni sorpresa sia sul cielo di Hezbollah – il sud Libano – sia un attacco verso la Siria e a postiori un attacco contro l’Iran ... ma le navi americane, cariche di truppe speciali, che a detta della propaganda sarebbero arrivate a solcare il Mediterraneo a supporto umanitario ... già, perché i marines armati fino ai denti sono “crocerossine”?! … per i (palesemente preconfezionati) fatti libici non è che … se venisse attaccata la nave iraniana, equivarrebbe a una dichiarazione di guerra, trattandosi di un paese neutrale che non ha mai combattuto contro Israele se non a parole. Se poi la nave passasse dal porto di Latakie (Siria) al vicino porto di Alessandretta (Turchia) il quadro delle possibili complicazioni sarebbe completo … la prossima crisi sarà quella libanese. Tra quindici giorni?
Ovviamente, se dopo questo scritto moriremo in un incidente di elicottero (giriamo sempre in macchina, però chissà)  oppure se dovessimo decidere di mettere fine alla nostra sbagliata ed inutile vita suicidandoci, la colpa sarà ovviamente da attribuirsi unicamente alle forze del male.
Il Segretario de La DESTRA Guardiagrele
Paolo Damiano

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