‎La DESTRA

"La DESTRA è slancio vitale, volontà di potenza, spiritualismo laico, estetica della politica, saldezza morale, lealtà, onore, fedeltà alla parola data, coerenza con propri ideali, amore verso il popolo, capacità di sacrificio." A. Romualdi

Rimettete la Madonna al suo posto.

FOSSACESIA (CHIETI), 29 NOV - La 'Madonnina', rimossa dall'atrio della scuola elementare di Fossacesia dove si trovava dal 1954, e' ora abbandonata nel ripostiglio dell'edificio. Chiediamo con forza, al sindaco del paese, Fausto Stante, alla guida di una giunta di centrosinistra, di tornare sui suoi passi perche' l'arbitraria e immotivata rimozione della statua determina sconcerto e sgomento nella popolazione di Fossacesia e nella Gente de LA DESTRA, colpita nei sentimenti piu' profondi.

La Destra, il partito che a livello nazionale fa capo a Francesco Storace potrebbe rivestire un ruolo determinante nei nuovi assetti del governo centrale se l’ipotesi di voto anticipato dovesse sfumare...


L’AQUILA - È uno scenario del tutto inedito, e finora inesplorato, quello che potrebbe delinearsi all’orizzonte della Giunta regionale guidata da Gianni Chiodi, che sabato ha tenuto una lunghissima riunione con il coordinatore regionale del Pdl, il senatore Filippo Piccone, il suo vice, Fabrizio Di Stefano, ed il gruppo consiliare del partito all’Emiciclo proprio per discutere ipotesi e valutazioni per il rimpasto resosi necessario dopo le dimissioni degli ormai ex assessori Lanfranco Venturoni e Daniela Stati, coinvolti nell’ambito di vicende giudiziarie.
A sparigliare le carte sarebbe stata una telefonata del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al presidente della Regione nella quale sarebbe stata segnalata l’ipotesi di considerare l’ingresso nell’esecutivo  di un esponente de La Destra, il partito che a livello nazionale fa capo a Francesco Storace che potrebbe rivestire un ruolo determinante nei nuovi assetti del governo centrale se l’ipotesi di voto anticipato dovesse sfumare.
Le dinamiche politiche che in queste ore stanno interessando Palazzo Chigi, pertanto, potrebbero ripercuotersi anche a livello regionale: un presupposto che costringerebbe il governatore Chiodi a valutare ipotesi del tutto nuove, come quella che porta ad un eventuale ingresso nell’esecutivo del segretario regionale de La Destra, e capogruppo al Comune dell’Aquila, Luigi D’Eramo.
Una new entry che rischia di far saltare uno assessori tecnici attualmente presenti in giunta, Mauro Di Dalmazio, turismo, e Federica Carpineta, Personale, ma non solo: mal di pancia potrebbero essere  provocati anche nei due candidati ad un ingresso in giunta, ovvero il consigliere regionale Pdl, Luca Ricciuti, ed il capogruppo azzurro, Gianfranco Giuliante, entrambi aquilani come D'Eramo.
Giuliante, secondo i rumors più accreditati, che sarebbe ad un passo dall’ingresso in giunta grazie anche del sostegno dei vertici del Pdl, rischia ora di vedersi scavalcato dal suo ex ‘delfino’, D’Eramo, con cui si venne a creare una frattura insanabile nell’ultimo congresso provinciale di Alleanza Nazionale, nel corso del quale si registrarono accuse incrociate e s durissimi contri verbali. Dopo quel congresso D’Eramo confluì nel partito La Destra.
CESA, UDC, APRE A CHIODI
VASTO - Il segretario nazionale Lorenzo Cesa  dell'Udc alla scuola di formazione politica 'Un ponte sul futuro' a Vasto (Chieti) ha parlato della situazione Abruzzo. In particolare le dimissioni degli assessori Daniela Stati e Lanfranco Venturoni non sono all'ordine del giorno dei lavori dell'Udc.
"In Abruzzo - ha detto Cesa secondo quanto riportato dall'Ansa - siamo all'opposizione e lo stiamo facendo con i nostri consiglieri in maniera costruttiva". Sull'eventualità di un ingresso in Giunta dell'Udc Cesa ha spiegato che se il governatore, Gianni Chiodi, dovesse chiedere consenso su azioni di politiche di sviluppo "su problemi specifici potremo cambiare la nostra posizione".
Infine sulle prossime amministrative a Lanciano e Vasto Cesa ha ribadito che il progetto dell'Udc è a livello nazionale è per la costruzione di un polo per la nazione coinvolgendo persone di buonsenso 'senza alleanze a destra e sinistra per superare questo confronto perenne tra i due poli. Dove e' possibile verranno presentati proprio candidati sindaco".



La Svizzera decide di espellere gli stranieri che commettono reati.

La Svizzera ha deciso votando "si" all’iniziativa referendaria di “espulsione degli stranieri che commettono reati”. Bocciata la controprosta elaborata dal Parlamento.
I risultati delle consultazioni che hanno chiamato al voto i cittadini elvetici indicano che l’iniziativa caldeggiata dalla destra conservatrice (il partito UDC) ha fatto breccia tra la popolazione, con il 52,9% di sì e il 47,1% di no. "Sì" sono stati 1'398'360 e i "no" 1'243'325. Contro l'iniziativa si sono espressi Basilea Città e tutti i cantoni romandi, tranne il Vallese.
La modifica costituzionale proposta imporrebbe infatti di espellere dalla Confederazione gli stranieri condannati per gravi reati.
Secondo quanto proposto, la revoca del permesso di risiedere in Svizzera, riguarderebbe gli stranieri macchiati dei reati di omicidio, rapina, traffico di esseri umani, stupri e altri reati violenti. Stessa sorte toccherebbe agli stranieri che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni dell'assistenza sociale o di assicurazioni sociali.
 Il divieto di entrata in territorio elvetico andrebbe dai 5 ai 15 anni. Per i recidivi sarebbe di 20 anni. Una volta cresciuta in giudicato la condanna, l'espulsione sarebbe automatica.
La controproposta all’iniziativa, anch’essa presentata in questa tornata di votazioni che sarebbe stata bocciata sempre dal 53% dell'elettorato, prevedeva ugualmente l’espulsione ma dava invece al giudice la facoltà di decidere caso per caso, oltre che una serie di altri distinguo e attenuanti.
Gli elettori svizzeri hanno infine bocciato una proposta presentata dal partito socialista che imponeva una tassa del 22% sul reddito dei più ricchi. Rimane dunque in vigore il sistema in base al quale ogni cantone fissa le proprie aliquote fiscali

Storace in Tv il 30 dicembre

Martedi’ sera dalle 20,35 sarò ospite degli studi di Gold TV al programma di attualita’, politica, cultura ed approfondimenti ideato e condotto da Giovanni Lacagnina: Parliamone con… Giovanni Lacagnina.
La trasmissione e’ visibile in chiaro su tutto il territorio nazionale in piattaforma Sky canali 856 e 903 e nel Lazio sulle normali frequenze del digitale terrestre di Gold TV. 

Francesco Storace

Su Facebook la pagina di Roberto Buonasorte


Roberto Buonasorte è nato a Coira (Svizzera) il 21 agosto 1964.
Dopo aver militato nel Fronte della Gioventù, nel 1984 a vent’anni per volontà dell’allora segretario nazionale del Fronte Gianfranco Fini e con lettera firmata dall’On. Donato Lamorte, viene nominato Commissario straordinario del MSI – DN di Monterotondo.
Nel 1988 viene eletto Segretario cittadino del partito.
Nel 1990 viene eletto quale unico consigliere comunale del MSI – DN in città ricoprendo la carica anche di componente della commissione Urbanistica ed assetto del Territorio, nella stessa consiliatura è componente della Commissione Sanità e Servizi Sociali.
Nel 1991 viene eletto componente dell’Assemblea intercomunale della sanità Monterotondo – Mentana.
Nel 1992 su indicazione del Ministero del Lavoro fa parte della Commissione speciale dell’Ufficio di Collocamento di Monterotondo.
Nel 1994 insieme al Direttore Responsabile, l’amico Marco Di Andrea, fonda il periodico di Destra “IL MULO” di cui ancora oggi è l’editore.
Nel 1995 viene rieletto consigliere comunale risultando il più votato di tutto il centro destra, viene eletto Capogruppo in consiglio comunale e ricopre la carica di componente delle Commissioni Urbanistica e Personale.
Nel 1995 durante il Congresso di Fiuggi su indicazione di Francesco Storace viene eletto nell’Assemblea Nazionale di A.N. , nello stesso anno fa parte del Coordinamento regionale del partito.
Sempre nel 1995 la Federazione lo nomina coordinatore comunale di A.N.
Nel 1998 è chiamato a far parte dell’Esecutivo provinciale di A.N. , nello stesso anno il partito lo candida alle elezioni provinciali trascinando il collegio di Monterotondo fino al secondo posto di tutta la provincia dietro solo al collegio Anzio – Nettuno.
Nel 1999 è il candidato sindaco del centrodestra a Monterotondo trascinando An ad oltre il 23 % e contribuisce a far eleggere ben sette consiglieri comunli di A. N. , risultato che rappresenta ancora oggi un record da battere, anche in questa consiliatura i colleghi consiglieri lo eleggono Capogruppo.
Nel 2003, dopo una breve parentesi nella Fiamma Tricolore, il Presidente della Regione Francesco Strorace lo nomina Presidente dell’I.R.Vi.T. (Istituto Regionale per le Ville Tuscolane) che si occupa della valorizzazione del patrimonio rinascimentale diffuso sul territorio. Durante il suo mandato riceve attestati di apprezzamento dal Rettore dell’Università di Tor Vergata, promuove manifestazioni internazionali insieme agli Enti per le Ville Venete e le Ville Vesuviane, è fondatore dell’Associazione “Ville d’Italia”.
Organizza due edizioni di “Ragazzi in Villa” , che hanno consentito a circa 12.000 ragazzi delle quinte elementari dei Comuni della Provincia ma anche della città di Roma, grazie ad un accordo con la Cotral, e al finanziamento della Giunta Storace, di visitare gratuitamente le splendide ville Tuscolane.
Nel 2004 si candida per la quarta volta a Consigliere comunale e ancora una volta Buonasorte risulta essere il consigliere comunale più votato fra tutti i partiti della Casa delle Libertà.
Al Comune di Monterotondo ricopre la carica di componente della commissione Urbanistica e quella alla Viabilità e Trasporti.
Dal 18 luglio 2006 il sindaco di Mentana Guido Tabanella lo ha nominato assessore della città con deleghe a : Personale ; Formazione ; Servizi Demografici ( anagrafe, leva, stato civile, elettorale, statistica) ; Sistemi informativi ; Decentramento ; Informatica ed innovazione tecnologica ; Comunicazione; U.R.P. ; Contenzioso.
Il 5 luglio del 2007 crea il primo gruppo consiliare in Italia della nuova formazione politica “La DESTRA” che fa capo al senatore Francesco Storace.
Il 26 luglio 2007, presso la sede nazionale del partito ai Parioli, e alla presenza del notaio Cimmino, chiamato dal sen Storace, Buonasorte è tra i 35 uomini e donne che hanno fondato ufficialmente in Italia il movimento politico “La DESTRA”
Il 21 luglio 2008, il Segretario Nazionale Francesco Storace lo nomina portavoce del Partito della Provincia di Roma
Io aggiungo solo che, l'ho ascoltato a Roma a novembre, e che lo seguo con interesse perchè mi piaciono le sue idee ed il suo modo operandi.
La Monaca Vincenzo
Responsabile territoriale
La Destra - Chieti
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PERCHE' HO SCELTO "LA DESTRA"

Perché sto con La Destra? Probabilmente ho iniziato ad essere di destra per anticonformismo. Verso la fine degli anni ’70, ero un quindicenne che cominciava a pensare di politica, essere di sinistra era quasi un obbligo, un dovere. Si aveva difficoltà anche ad inserirsi a scuola se non eri schierato con loro. Io, per non smentire la mia propensione alla trasgressione, cominciai ad interessarmi dell’altra parte. Capii subito che effettivamente quello era il mio mondo, il mondo di uno a cui non piaceva il materialismo, non piaceva l’egocentrismo tipico dei miei coetanei, non piaceva l'indifferenza verso l'idea di patria, la mancanza di interesse verso le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra gente. Non mi piaceva la convinzione che la nostra società potesse vivere soltanto rispondendo a degli imperativi economici. Poi, crescendo ho definito il mio antagonismo rispetto alla sinistra, anche perché i toni che usavano erano di una tale intolleranza, che mi spingevano ad irrigidirmi sulle mie posizioni. Ho rafforzato la mia idea di destra attraverso le difficoltà che ho incontrato nel rappresentare le mie idee di destra.
Arrivarono gli anni ‘80, tempi duri ma entusiasmanti, anni carichi di ideologia, di credo politico da gridare in piazza, trascinati da un leader forte e carismatico, Giorgio Almirante. Il 22 maggio 1988 Almirante si spense e il partito, il nostro punto di riferimento, rischio di sparire dalla scena politica. Poi tangentopoli, gli unici onesti eravamo noi, l’elettorato comprese e cominciarono a crescere i consensi. Quando tutto sembrava andare per il verso giusto si comincio a parlare di AN.  Nel 1995 “la svolta di Fiuggi” dove si rottamo il MSI e nacque AN, un partito creato per aprire una finestra alle altre forze politiche e imbarcare gente nuova, nuove idee e nuovi ideali. Ma la finestra, un po’ troppo aperta, permise l’ingresso anche di persone e idee che ammorbarono l’ambiente e portarono allo sfacelo ideologico e morale. Questi signori cominciarono a sostenere che quello in cui credevo e per il quale avevo lottato, preso schiaffi e bastonate, era sbagliato, anzi l’ MSI che credeva di portare avanti certi valori e certi ideali era un qualcosa fuori dal tempo, perchè il FASCISMO era il male assoluto. Ed io non me ne ero accorto ? Mi sentivo quasi in colpa. Ma come, Almirante per me era come un padre, come aveva potuto ingannarmi? Poi vidi che nel nuovo contenitore tutti gli accessi erano spalancati per coloro che avevamo sempre combattuto, gli ex DC. Alleanza Nazionale era solo una sorta di scala mobile, dove tutti miravano esclusivamente ad arrivare alle postazioni di comando, e mentre salivano, buttavano giù tutto quello che fino a pochi giorni prima, era stato conservato con cura, quasi con venerazione. Era arrivato il momento di lasciar perdere e dedicarsi alla famiglia, al lavoro ed all’alpinismo. Ed esclusivamente a questo ho pensato fino a qualche mese fa, fino a quando mi sono accorto che questa società trascinata dalla vertigine del cambiamento sta perdendo di vista i valori intrinseci nell’uomo e, la mancanza di punti di riferimento, il vuoto dei valori, porta alla corruzione, alla perdita del senso dell’onore e della giustizia, alla perdita del rispetto verso il prossimo. Mi sono reso conto che non preoccuparsene è un atteggiamento da vigliacchi. Il compito degli uomini di Destra è quello di difendere e diffondere i nostri principi in tutte le loro espressioni, ripristinando la scala gerarchica dei valori religiosi, politici, culturali e sociali. Dovevo recuperare la determinazione, lo spirito di corpo, la militanza, la formazione culturale e soprattutto l’entusiasmo tipico di chi faceva politica per quegli stessi valori ed ideali che muovono il mio cuore ed i miei sentimenti anche oggi. Ma dove sono finiti nel frattempo gli uomini di Destra? Naturalmente non si può sperare che resusciti il MSI, bisogna guardare avanti e tenere in considerazione i mutamenti dello scenario politico. Ho cominciato a cercare i vecchi amici, una desolazione, qualcuno aveva fatto la mia scelta di indifferenza e non aveva nessuna voglia di ricominciare, altri si erano collocati in vari gruppi di estrema destra e vivevano delle loro nostalgie, i peggiori si erano venduti al potere e gravitavano intorno alla poltrona occupata da qualche viscido personaggio riciclatosi o inventatosi nel circo delle meraviglie di Fini. Questo pellegrinare tra le varie sigle alla fine mi ha portato ad osservare questo partito di Storace. Che presuntuosi!!!! Si fanno chiamare “La Destra” come a dichiarasi casa di tutti quelli che in Italia si definiscono di Destra. Ho iniziato con il guardarli dal di fuori, con distacco, quasi con scetticismo.
Però, poveri, con percentuali da prefisso telefonico, ignorati dai media ma quanta energia, quanto strillano e con le mie stesse idee. Vado a leggermi lo Statuto
“I principi fondamentali del Movimento sono quelli della tradizione culturale e storica del popolo italiano: il rispetto della concezione spirituale della vita; il rifiuto di ogni forma di materialismo e relativismo etico rivendicando le comuni radici cristiane; la libertà delle istituzioni rappresentative, elette a suffragiouniversale e diretto;”
Forse ci siamo, queste sono anche le mie idee. Poi, il contatto con il Segretario Provinciale, una cena con gli altri del partito, gli scambi di idee, le stesse per tutti, la tessera, gli incarichi, il giornale, i gazebo ed eccomi qui, militante in questa realtà che si chiama LA Destra e che è l’evoluzione logica del MSI.

La Monaca Vincenzo
Responsabile territoriale
La Destra Chieti

MOSCHEA ALL'AQUILA, COMUNITA' MUSULMANA CHIEDE RITIRO ODG.

L'AQUILA - E' scontro sull'ordine del giorno presentato dal consigliere straniero Roland Vide per l'individuazione di un terreno o un sito per la realizzazione di una moschea, o "luogo di culto" come preferiscono chiamarlo i credenti di religione musulmana dal momento che l'unica moschea riconosciuta legalmente nel nostro paese è quella di Roma.
Con una nota ufficiale il presidente dei musulmani moderati d'Italia e della consulta per gli stranieri dell'Aquila Gamal Bouchaib e i presidenti delle associazioni che riuniscono le varie comunità di immigrati presenti all'Aquila chiedono il ritiro del provvedimento presentato presso la presidenza del Consiglio comunale dell'Aquila, sottoscritto dai consiglieri comunali Enrico Perilli (Prc), Giuseppe Bernardi (Sel) e Fabio Ranieri.
A sottoscrivere la nota, nella quale si intuisce più di un accento polemico nei confronti di Vide, sono stati Gjergji Bushaj, presidente dell'associazione interculturale "Arcobaleno" che riunisce gli immigrati albanesi dell'Aquila, Emmanuel Ntawizera, presidente dell'associazione "Unimondo per gli africani" e Olena Yakymets, presidente dell'associazione A.f.i.p.o..
IL TESTO DELLA NOTA
"In quanto associazioni straniere che operano nell’ambito dell’immigrazione musulmana da anni riteniamo che la richiesta  che intende fare il consigliere straniero Roland Vide di un luogo di culto per i musulmani  sia un contenitore vuoto di contenuti in quanto la nostra volontà è quella di riunirci per definire tutto il percorso da intraprendere per la gestione e il controllo di tale luogo di culto".
"E quantomeno singolare che il consigliere Roland Vide faccia una richiesta senza richiedenti ma soprattutto in un ambito del tutto delicato come quello dei luoghi di culto che sappiamo benissimo ancora non è regolamentato da nessuna legge nazionale."
"Chiediamo in nome di tutta la comunità musulmana nell’ambito del nostro territorio al consigliere di prendere atto di questo comportamento personalistico che non giova al bene comune della comunità  che non intende stare a guardare ma rivenda il diritto di essere informata .
Perciò al consigliere Roland Vide chiediamo di  ritirare l’ordine del giorno sui luoghi di culto per i musulmani in quanto le comunità straniere musulmane  non hanno mai  né deciso  ne firmato col consigliere alcunché  per quanto riguarda i luoghi di culto" conclude il presidente del movimento.

E' necessario riaffermare il principio di legalità.


Ancora furti in abitazione.
È un dato di fatto, comprovato quotidianamente dalle notizie di cronaca: l’Italia è un paese per delinquenti. Da quando abbiamo spalancato le porte delle nostre frontiere, la giustizia è diventata una mera illusione.
Ogni giorno si ripetono furti in abitazione. Uno degli ultimi episodi è avvenuto ad Ortona (CH), dove una banda di stranieri, armi alla mano, ha fatto irruzione in casa di un noto commerciante cittadino. Per fortuna, commessa la razzia, i ladri non hanno infierito sui proprietari. Ma questi episodi
evidenziano lo stato di deterioramento della sicurezza ed una maggiore aggressività delle bande che operano in zona. La gente vive nel terrore e nella rassegnazione. I controlli sono insufficienti, ma soprattutto non ci sono garanzie, per le persone oneste, da parte di una giustizia le cui decisioni in materia sembrano ispirate al peggiore buonismo, moralismo e politicamente corretto.
Bande di rumeni, albanesi e slavi (ma non solo), circolano impunemente per le vie delle nostre città, ed anche se arrestate, dopo pochi giorni sono nuovamente libere di poter continuare con i loro intrallazzi notturni.
Mi chiedo, per quale motivo le forze dell’ordine non si preoccupano di controllare questi signori che, pur non lavorando o facendolo saltuariamente, fanno la bella vita e girano con automobili di grossa cilindrata? Per loro la crisi non esiste o sono solo gli italiani che stentano ad arrivare a fine
mese?
Qualcosa non quadra!
Perché, quando il delinquente viene arrestato, è immediatamente rimesso in libertà anziché scontare pene severissime? La pena non ha più nessuna efficacia dissuasiva, chi delinque sa, nella stragrande maggioranza dei casi, farla franca!
Ed ancora, perché un onesto cittadino non può usare, quale legittima difesa, armi all’interno della propria casa verso un ladro entratovi senza nessuna autorizzazione?
Si è giunti al paradosso in cui chi dorme pacificamente nella propria abitazione è privo di qualsiasi tutela. La sua unica speranza è che, i ladri, non prendano di mira la sua proprietà perché gli è preclusa qualsiasi azione difensiva. Chi si difende, poi, rischia immediatamente l’accusa di omicidio volontario, tentato omicidio o, nella migliore delle ipotesi, sequestro di persona. Non solo il subire un danno psicologico dato dall’intrusione altrui, ma anche la beffa, di uno Stato che, anziché prendersela con i delinquenti, fa la voce grossa con gli onesti e pacifici cittadini che si difendono. Al contrario, il delinquente è libero di fare ciò che meglio crede!
E quindi?
Occorre adottare misure ferree. La legge deve tornare ad incutere timore e le pene debbono essere certe e severe.
Occorre revocare Schengen e riappropriarci del controllo delle nostre frontiere poiché questo trattato ha rappresentato la felicità dei delinquenti dell’Europa dell’Est e dei terroristi, liberi di scorrazzare per il continente; occorre introdurre una legge sulla legittima difesa che sia veramente tale, con possibilità dei proprietari di casa di poter far fuoco sui ladri, affermando il principio dell’inviolabilità del domicilio; occorrono controlli a tappeto su tutti gli stranieri presenti in Italia, con espulsione materiale ed immediata degli irregolari, nonché verificando la provenienza delle loro fonti di entrata.
Di certo la situazione attuale non è più sostenibile. Non si chiede la luna, ma semplicemente la riaffermazione del principio di legalità.

Dott. Gianluca Ballerini
Responsabile territoriale
La Destra - Arielli

La difesa dei nostri diritti

Anna Rita Guarracino è la nuova Consigliera delle Pari Opportunità della Provincia di Chieti

La Guarracino, esponente di spicco de La Destra di Chieti, subentra a Giovina Tomassi, che rimarrà Consigliera supplente.
Compito della consigliera, nominata dal Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero per le Pari Opportunità, è tutelare le donne, ma non solo, affinché non subiscano discriminazioni di genere. La Guarracino non è nuova a incarichi simili, già dal 2001 al 2006 ha infatti ricoperto il medesimo ruolo presso la Regione Abruzzo: «ringrazio il presidente e l’assessore per le parole di stima e apprezzamento nei miei confronti – ha dichiarato la neo Consigliera – Sarò a completa disposizione dei cittadini per garantire la protezione da qualsiasi discriminazione di genere e per incrementare la presenza delle donne nel mondo del lavoro e della società. A tal fine auspico una fattiva collaborazione sinergica da parte delle associazioni e delle categorie interessate, con i quali potremo programmare progetti concreti cercando di sfruttare al meglio i fondi a disposizione dall’Europa».
«La nomina della Guarracino rientra in un più complesso programma di interventi per garantire pari opportunità ai cittadini – afferma l’Assessore provinciale Gianfranca Mancini – Ricordo tra le altre cose l’attivazione della rete antiviolenza, struttura preposta all’attivazione di azioni preventive contro la violenza rivolta alle donne e ai bambini».
«Rivolgo un sincero augurio di buon lavoro alla Guarracino – sottolinea il presidente Di Giuseppantonio – per il delicato incarico che le è stato assegnato, sono comunque certo che la sua professionalità e la sua profonda esperienza nel settore saranno di grande aiuto per lo sviluppo di importanti iniziative che saranno il fiore all’occhiello di questa Provincia, impegnata nella tutela delle discriminazioni di genere e a promuovere l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro. Ringrazio inoltre in modo particolare la Consigliera uscente, Giovina Tomassi, per l’importante contributo a sostegno di tutti gli interventi mirati alle politiche per le pari opportunità»

23 Novembre - Roberto Buonasorte questa sera in TV

Questa sera, martedì 23 novembre, dalle 20,35 sarò ospite degli studi di Gold TV al programma di attualita’, politica, cultura ed approfondimenti ideato e condotto da Giovanni Lacagnina: Parliamone con… Giovanni Lacagnina.
La trasmissione e’ visibile in chiaro su tutto il territorio nazionale in piattaforma Sky canali 856 e 903 e nel Lazio sulle normali frequenze del digitale terrestre di Gold TV.

Grazie a tutti,
Roberto Buonasorte

Un esempio da prendere in considerazione,seriamente.

I rom del campo nomadi di via Germagnano non  vogliono fare la raccolta differenziata, per loro scelta, confermando di non voler sottostare alle regole che normano la civile convivenza all’interno della città. Per portare via tutta l’immondizia dai loro campi, ogni anno il Comune spende milioni di euro, ma la domanda è la seguente. Alla fine, chi paga? Risposta semplice. Noi, cittadini torinesi onesti che facciamo la raccolta differenziata e che paghiamo la Tarsu. I rom, invece, anche quando dovrebbero pagare non lo fanno e la prova si ha dalle 800 bollette di acqua, luce e gas non pagate lo scorso anno dai nomadi. Noi de La Destra ci preoccupiamo della sicurezza dei cittadini, serve un maggiore presidio delle forze dell’ordine nel campo di via Germagnano per contrastare l’illegalità, gli scippi, i continui furti alle associazioni di animali, le discariche abusive e gli abusi edilizi. Tutti reati di cui si è a conoscenza ma su cui si continua a chiudere un occhio. Per questo presenterò una denuncia per omissione di atti d’ufficio nei confronti degli assessori che continuano ad andare nei campi nomadi senza denunciare i reati che sono sotto gli occhi di tutti.  
BEPPE LONERO 
CAPOGRUPPO IN COMUNE DE LA DESTRA