Vorrei ricordare che FINI fu l'artefice dell’operazione di Fiuggi, operazione che ha portato a riappendere per i piedi il corpo di quel GRANDE uomo a Piazzale Loreto.
Ai funerali di Giorgio Almirante e di Pino Romualdi un ben noto ometto (Gi...anfranco Fini) pose solennemente la mano sul feretro del segretario del Msi e assicurò che sarebbe stato l’artefice del Fascismo del 2000.
Passarono alcuni anni e le cose cambiarono radicalmente e, probabilmente a suon di dollaroni, fino a giungere al gennaio del 1995.
L'’illuminazione "sulla strada di Fiuggi", ha portato come per incanto, non più "Giovinezza", ma "Stars and Strips", mai più il saluto romano, ma una "condanna senza appello" di Mussolini e del Fascismo, non più socializzazione, ma libero mercato.
E allora: o Fini e i suoi ex "camerati" erano imbecilli prima di Fiuggi, o sono imbecilli oggi. Né l’una cosa né l’altra: oggi hanno furbescamente sfruttato la credulità di coloro (e fra questi c’è anche la bischera che scrive queste note) che hanno creduto nelle idee innovatrici del Duce del Fascismo facendone il trampolino di lancio per sedersi sulle poltrone dorate del benessere materiale.
E’ amaro constatare che nel nostro popolo si annida, da secoli, il seme del tradimento.
In ogni caso: "Il tradito può essere un ingenuo, ma il traditore è sempre un infame" (Benito Mussolini).
Ai funerali di Giorgio Almirante e di Pino Romualdi un ben noto ometto (Gi...anfranco Fini) pose solennemente la mano sul feretro del segretario del Msi e assicurò che sarebbe stato l’artefice del Fascismo del 2000.
Passarono alcuni anni e le cose cambiarono radicalmente e, probabilmente a suon di dollaroni, fino a giungere al gennaio del 1995.
L'’illuminazione "sulla strada di Fiuggi", ha portato come per incanto, non più "Giovinezza", ma "Stars and Strips", mai più il saluto romano, ma una "condanna senza appello" di Mussolini e del Fascismo, non più socializzazione, ma libero mercato.
E allora: o Fini e i suoi ex "camerati" erano imbecilli prima di Fiuggi, o sono imbecilli oggi. Né l’una cosa né l’altra: oggi hanno furbescamente sfruttato la credulità di coloro (e fra questi c’è anche la bischera che scrive queste note) che hanno creduto nelle idee innovatrici del Duce del Fascismo facendone il trampolino di lancio per sedersi sulle poltrone dorate del benessere materiale.
E’ amaro constatare che nel nostro popolo si annida, da secoli, il seme del tradimento.
In ogni caso: "Il tradito può essere un ingenuo, ma il traditore è sempre un infame" (Benito Mussolini).
Dott. Cinzia Brandolini
La Destra - Roma
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