‎La DESTRA

"La DESTRA è slancio vitale, volontà di potenza, spiritualismo laico, estetica della politica, saldezza morale, lealtà, onore, fedeltà alla parola data, coerenza con propri ideali, amore verso il popolo, capacità di sacrificio." A. Romualdi

PERCHE' HO SCELTO "LA DESTRA"

Perché sto con La Destra? Probabilmente ho iniziato ad essere di destra per anticonformismo. Verso la fine degli anni ’70, ero un quindicenne che cominciava a pensare di politica, essere di sinistra era quasi un obbligo, un dovere. Si aveva difficoltà anche ad inserirsi a scuola se non eri schierato con loro. Io, per non smentire la mia propensione alla trasgressione, cominciai ad interessarmi dell’altra parte. Capii subito che effettivamente quello era il mio mondo, il mondo di uno a cui non piaceva il materialismo, non piaceva l’egocentrismo tipico dei miei coetanei, non piaceva l'indifferenza verso l'idea di patria, la mancanza di interesse verso le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra gente. Non mi piaceva la convinzione che la nostra società potesse vivere soltanto rispondendo a degli imperativi economici. Poi, crescendo ho definito il mio antagonismo rispetto alla sinistra, anche perché i toni che usavano erano di una tale intolleranza, che mi spingevano ad irrigidirmi sulle mie posizioni. Ho rafforzato la mia idea di destra attraverso le difficoltà che ho incontrato nel rappresentare le mie idee di destra.
Arrivarono gli anni ‘80, tempi duri ma entusiasmanti, anni carichi di ideologia, di credo politico da gridare in piazza, trascinati da un leader forte e carismatico, Giorgio Almirante. Il 22 maggio 1988 Almirante si spense e il partito, il nostro punto di riferimento, rischio di sparire dalla scena politica. Poi tangentopoli, gli unici onesti eravamo noi, l’elettorato comprese e cominciarono a crescere i consensi. Quando tutto sembrava andare per il verso giusto si comincio a parlare di AN.  Nel 1995 “la svolta di Fiuggi” dove si rottamo il MSI e nacque AN, un partito creato per aprire una finestra alle altre forze politiche e imbarcare gente nuova, nuove idee e nuovi ideali. Ma la finestra, un po’ troppo aperta, permise l’ingresso anche di persone e idee che ammorbarono l’ambiente e portarono allo sfacelo ideologico e morale. Questi signori cominciarono a sostenere che quello in cui credevo e per il quale avevo lottato, preso schiaffi e bastonate, era sbagliato, anzi l’ MSI che credeva di portare avanti certi valori e certi ideali era un qualcosa fuori dal tempo, perchè il FASCISMO era il male assoluto. Ed io non me ne ero accorto ? Mi sentivo quasi in colpa. Ma come, Almirante per me era come un padre, come aveva potuto ingannarmi? Poi vidi che nel nuovo contenitore tutti gli accessi erano spalancati per coloro che avevamo sempre combattuto, gli ex DC. Alleanza Nazionale era solo una sorta di scala mobile, dove tutti miravano esclusivamente ad arrivare alle postazioni di comando, e mentre salivano, buttavano giù tutto quello che fino a pochi giorni prima, era stato conservato con cura, quasi con venerazione. Era arrivato il momento di lasciar perdere e dedicarsi alla famiglia, al lavoro ed all’alpinismo. Ed esclusivamente a questo ho pensato fino a qualche mese fa, fino a quando mi sono accorto che questa società trascinata dalla vertigine del cambiamento sta perdendo di vista i valori intrinseci nell’uomo e, la mancanza di punti di riferimento, il vuoto dei valori, porta alla corruzione, alla perdita del senso dell’onore e della giustizia, alla perdita del rispetto verso il prossimo. Mi sono reso conto che non preoccuparsene è un atteggiamento da vigliacchi. Il compito degli uomini di Destra è quello di difendere e diffondere i nostri principi in tutte le loro espressioni, ripristinando la scala gerarchica dei valori religiosi, politici, culturali e sociali. Dovevo recuperare la determinazione, lo spirito di corpo, la militanza, la formazione culturale e soprattutto l’entusiasmo tipico di chi faceva politica per quegli stessi valori ed ideali che muovono il mio cuore ed i miei sentimenti anche oggi. Ma dove sono finiti nel frattempo gli uomini di Destra? Naturalmente non si può sperare che resusciti il MSI, bisogna guardare avanti e tenere in considerazione i mutamenti dello scenario politico. Ho cominciato a cercare i vecchi amici, una desolazione, qualcuno aveva fatto la mia scelta di indifferenza e non aveva nessuna voglia di ricominciare, altri si erano collocati in vari gruppi di estrema destra e vivevano delle loro nostalgie, i peggiori si erano venduti al potere e gravitavano intorno alla poltrona occupata da qualche viscido personaggio riciclatosi o inventatosi nel circo delle meraviglie di Fini. Questo pellegrinare tra le varie sigle alla fine mi ha portato ad osservare questo partito di Storace. Che presuntuosi!!!! Si fanno chiamare “La Destra” come a dichiarasi casa di tutti quelli che in Italia si definiscono di Destra. Ho iniziato con il guardarli dal di fuori, con distacco, quasi con scetticismo.
Però, poveri, con percentuali da prefisso telefonico, ignorati dai media ma quanta energia, quanto strillano e con le mie stesse idee. Vado a leggermi lo Statuto
“I principi fondamentali del Movimento sono quelli della tradizione culturale e storica del popolo italiano: il rispetto della concezione spirituale della vita; il rifiuto di ogni forma di materialismo e relativismo etico rivendicando le comuni radici cristiane; la libertà delle istituzioni rappresentative, elette a suffragiouniversale e diretto;”
Forse ci siamo, queste sono anche le mie idee. Poi, il contatto con il Segretario Provinciale, una cena con gli altri del partito, gli scambi di idee, le stesse per tutti, la tessera, gli incarichi, il giornale, i gazebo ed eccomi qui, militante in questa realtà che si chiama LA Destra e che è l’evoluzione logica del MSI.

La Monaca Vincenzo
Responsabile territoriale
La Destra Chieti

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