‎La DESTRA

"La DESTRA è slancio vitale, volontà di potenza, spiritualismo laico, estetica della politica, saldezza morale, lealtà, onore, fedeltà alla parola data, coerenza con propri ideali, amore verso il popolo, capacità di sacrificio." A. Romualdi

Perché l’Occidente non deve rassegnarsi alla deriva islamista del continente.


Ogni giorno, in Italia, assistiamo alle richieste pretestuose di costruzione di moschee, senza che le forze parlamentari attuali, tutte assoggettate al dio buonista della solidarietà e dell’accoglienza, attuative della malsana idea del multiculturalismo, abbiano la capacità e voglia di porsi a difesa dei cittadini italiani. Anzi, il popolo (e le relative forze politiche extra-parlamentari), che si batte per tutelare la cristianità dell’Italia, viene denigrato, messo alla gogna e definito, nei salotti radical chic, come “plebaglia-di-destra”.
E così, sui giornali, nelle televisioni, nei dibattiti politici, siamo costretti a subire la fandonia dell’Islam moderato, la commedia della tolleranza, la bugia dell’integrazione, la farsa del pluriculturalismo.
Vogliono farci credere che il nemico, perché di nemico si tratta e l’11 settembre 2001 ce lo rammenta, sia lontano da noi. In realtà il nemico è già qui, ma apparentemente non si vede perché non ha la barba, veste all’Occidentale, guida l’automobile, ha famiglia. E pazienza se la moglie (o le mogli, come avviene sempre più spesso tra i musulmani di casa nostra) vengono picchiate selvaggiamente, pazienza se la figlia viene sgozzata perché veste i blue jeans o vuole vivere all’Occidentale, pazienza se il figlio stupra la ragazzina di 15 anni che passeggia al parco con il fidanzato.
Si tratta di un nemico che ci odia e che, in nome dell’umanitarismo e dell’asilo politico accogliamo a migliaia, che trasformano centri culturali e moschee in caserme dove professare la jahad, la guerra santa agli infedeli, ovverosia noi Occidentali, a casa nostra, che grazie al Trattato di Schengen è libero di scorrazzare per l’Eurabia (così definita dalla grande Oriana Fallaci) senza controlli. Un nemico che non appena installatosi nelle nostre città e paesi, pretende alloggi gratuiti, diritto di voto e cittadinanza, nonché di imporre i loro usi e consuetudini sui nostri, riuscendoci grazie alla deficienza e cecità delle nostre forze politiche parlamentari ed alla Chiesa che, anch’essa invasa dai preti stranieri, ha perso la bussola. E così via i presepi e Babbo Natale, via il maiale dalle mense scolastiche, dai penitenziari, dalle fabbriche, via i crocefissi dai muri delle scuole. C’è addirittura chi lo ha buttato dalla finestra dell’ospedale dell’Aquila (un certo Adal Smith di Ofena) definendolo “un cadaverino messo lì per spaventare i bambini musulmani”. Un nemico composto di militanti, infine, che possono contare sulla collaborazione di qualche magistrato pronto a scarcerarlo. E che i governi europei non espellono neanche se è clandestini.
Questa Eurabia che ha ideato e pubblicità la panzana del pacifismo multiculturalista, sostituendo il termine “migliore” con “differente”, s’è  messa a ciarlare che non esistono civiltà migliori, che non esistono principi e valori migliori, ma solo diversità di comportamento. E questo ha portato a criminalizzare chi esprime giudizi, chi indica meriti e demeriti, chi distingue il Bene dal Male e soprattutto chiama il Male col proprio nome. E così l’Europa vive nella paura nell’attesa di un imminente attacco terroristico verso l’Occidente.
E cosa dire del tema della fertilità islamica? Possibile che non si possa affrontare questo tema con onestà intellettuale senza subire accuse di razzismo o di xenofobia? Nell’ultimo mezzo secolo i musulmani sono cresciuti del 325% mentre i cristiani del 47%. E nessuno potrà negare che i neonati musulmani raggiungono il 10% ogni anno, a Bruxelles toccano il 30%, a Marsiglia il 60% e che in Italia le cose non vanno di certo meglio, tanto che nel 2050 (data pericolosamente vicina per noi, i nostri figli ed i nostri nipoti) l’Italia diventerà un paese a maggioranza musulmana.
In conclusione, anziché sottovalutare questi temi e bollare come xenofobo chi lancia questo grido di allarme, occorre aprire gli occhi perché di questo passo l’Europa andrà a scomparire rapidamente sostituta dall’Eurabia. E le preoccupazioni sono fondate se l’Unione Europea, nella sua ridicola Costituzione, ha accantonato le nostre radici cristiane, l’unico elemento collante del continente. L’Unione Europea, la più grande pagliacciata che l’Europa potesse ideare il tutto per soddisfare il capriccio dei padroni del Continente (Germania e Francia), è solo un club finanziario per mantenere in vita il fottutissimo Euro e sostenere l’antiamericanismo, nonché per pagare sfacciati stipendi esenti da tasse ai nulla facenti degli europarlamentari.
E qui possiamo chiudere con un interrogativo amaro, ma che spero funga da riflessione: ma chi dovrebbe integrarsi in Italia? Noi a loro o loro a noi?
 
Dott. Gianluca Ballerini
Responsabile territoriale Arielli/Poggiofiorito
de la Destra
 

Nessun commento:

Posta un commento