DIMISSIONI

La DESTRA Guardiese alla luce di quanto espresso:  

"(...) Ritenuto che all'esame proprio della fase cautelare non sembrano del tutto sfornite di fondamento le perplessità sollevate dagli appellanti nei confronti degli atti di chiusura dell'Ospedale di Guardiagrele in ordine alla mancata o insufficiente considerazione, quanto alla sufficienza ed all'adeguatezza delle misure alternative predisposte (con riferimento soprattutto ai presidi attivabili ed al Punto di Pronto Intervento H24), della particolare conformazione del territorio, dei comuni afferenti al bacino di utenza della struttura ospedaliera, della effettiva rapida raggiungibilità degli ospedali vicini soprattutto nel periodo invernale nonché della popolazione residente nel bacino territoriale dell'Ospedale di Guardiagrele, formata per la maggior parte da soggetti ultrasessantacinquenni;

Considerato che i contrapposti interessi in gioco possono essere opportunamente contemperati ordinando il riesame degli atti impugnati alla luce dei motivi di censura sollevati, con particolare riguardo a quelli attinenti al prospettato difetto di istruttoria.

P.Q.M.

Accoglie l'appello (Ricorso numero: 10310/2010) e, per l'effetto, in riforma dell'ordinanza impugnata, accoglie l'istanza cautelare in primo grado ai fini del riesame, nei sensi e nei limiti indicati in motivazione.(...)"

dal Consiglio di Stato che, con l'accoglimento dell'appello del Gruppo Consigliare "Guardiagrele Bene Comune" ai fini del riesame, ha evidenziato il fallimento del Programma Operativo di Chiodi; chiede al Direttore Generale, Zavattaro, l'immediata ri-attivazione di quanto reso precario e/o  tagliato, nonché l'immediato ri-posizionamento del personale medico, paramedico e specialistico nel SS. Immacolata di Guardiagrele.

Altresì, considerato, che la Maggioranza comunale,  è stata, prima, sostanzialmente acquiescente col PO di Chiodi e, dopo, disattendendo  quanto impegnato dall'intero Consiglio, ha inteso presentare, successivamente e in antagonismo con l'azione giudiziaria a difesa dell'ospedale SS. Immacolata intrapresa dal Gruppo di Minoranza, il Ricorso al TAR che si è rivelato un pericolosissimo assist a favore di Chiodi che aveva tutto l'interesse ad accelerare la procedura in modo da far cessare la materia del contendere;

se da un lato, con immutata gratitudine, plaude alla professionalità e all'impegno del legale estensore e Consigliere Dal Pozzo, ma del Gruppo Consigliare "Guardiagrele Bene Comune" e del TDM, dall'altro ritiene che, ora, l'unica strada percorribile da Salvi e dalla sua Maggioranza siano le DIMISSIONI IMMEDIATE .

Il Segretario de LA DESTRA Guardiagrele

Paolo Damiano