‎La DESTRA

"La DESTRA è slancio vitale, volontà di potenza, spiritualismo laico, estetica della politica, saldezza morale, lealtà, onore, fedeltà alla parola data, coerenza con propri ideali, amore verso il popolo, capacità di sacrificio." A. Romualdi

Il programma politico di Marine Le Pen

Un ministero della “sovranità nazionale”  per rivedere i trattati europei, in modo che la Francia possa riottenere la sua piena indipendenza dai diktat dell’euro e dell’Europa, nell’attuale contesto della crisi del debito. È la proposta di Marine Le Pen, candidata del Fronte Nazionale (Fn) nella corsa all’Eliseo del 2012, che oggi ha presentato le linee guida del suo programma, aprendo ufficialmente la sua campagna elettorale. Marine Le Pen – che è succeduta al padre Jean-Marie Le Pen nel congresso di Tours dello scorso gennaio – ha affermato che la sua «missione essenziale» è restituire la Francia ai francesi. In un contesto in cui l’Unione europea è una «prigione dei popoli». Mentre il «vitello d’oro» dell’euro soffoca l’economia e per questo bisogna tornare alla «libertà monetaria». Quanto ai piani rigore che si vanno moltiplicando in Europa, l’energica Marine, 43 anni, ha accusato i governi del Vecchio continente di «ripristinare la schiavitù del debito, che era stata eliminata da Solone nel 500 avanti Cristo. Le Pen vuole anche la «protezione delle frontiere» e una «grande legge per l’acquisto di prodotti francesi», in modo da rilanciare «la crescita, l’occupazione e il potere d’acquisto». Tornando poi a battere su uno dei suoi temi favoriti ha tuonato contro «l’immigrazione, arma di riserva del capitale, che deve cessare». E bisogna garantire «il principio di priorità ai francesi nell’accesso all’occupazione, agli alloggi, e nell’attribuzione dei sussidi sociali». Secondo i sondaggi, Le Pen otterrà tra il 16% e il 21% delle preferenze nel primo turno delle presidenziali, piazzandosi terza dietro al socialista Francois Hollande e all’attuale presidente di destra Nicolas Sarkozy. Livelli mai raggiunti dal Fn ad appena sei mesi dalle presidenziali, neanche quando il padre Jean-Marie riuscì a conquistare il ballottaggio contro Jacques Chirac nel voto del del 2002. La leader del Fn, che oggi è tornata a chiedere l’uscita della Francia dal comando integrato della Nato, ha chiuso il suo discorso augurandosi una rivoluzione «bianca, rossa e blu Marine», scatenando gli applausi dei suoi sostenitori.

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